Sono sempre stata
un po' restia a scrivere recensioni letterarie, perché dicevo: "Io sono
una scrittrice, il mio ruolo è quello di scrivere libri, non recensire quelli
degli altri!" Perciò ho sempre evitato di impersonare il ruolo di critica
letteraria, ma ora ho cambiato idea. Soprattutto perché ho visto che CHIUNQUE
si impersona recensitore, senza avere un MINIMO di COMPETENZA in merito, e
allora mi son detta: perché non farlo io, che indubbiamente ho una conoscenza
molto più ampia del settore? Modestia a parte, lo so! ;) Non è questione di
essere presuntuosi, è la realtà dei fatti. Quando ho saputo che una persona che
non sapeva neppure cosa fosse l'urban fantasy faceva recensioni sul suo blog mi
si è accapponata la pelle! Senza volergliene, per carità era in buona
fede, ma qui si tratta di professionalità (questa sconosciuta!), non simpatia.
Il problema
piuttosto comune è questo: leggo molto ergo di libri me ne intendo.
FALSO.
Come se io dicessi:
guido molto, quindi posso fare il meccanico. Mi portereste la vostra auto a
riparare? Non penso, e fareste bene!
Leggere non basta;
è condizione NECESSARIA ma NON SUFFICIENTE! Leggere molto aiuta a identificare
ad esempio le banalità, i cliché, serve per valutare l'originalità della
storia. Ma non basta per capire l'architettura di un
romanzo, per questo occorre conoscere come funziona la costruzione di una
storia. Insomma se voglio saper aggiustare un'auto devo studiare meccanica, se
continuo a guidare avanti e indietro, al massimo diventerò un bravo pilota.
Ciò premesso, nel
prossimo post spiegherò i criteri che userò per valutare
un'opera perché ritengo siano necessari per la valutazione il più possibile oggettiva e contestualizzata di un'opera.
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