giovedì 6 agosto 2015

Oggi ho avuto un'illuminazione!


Sono sempre stata un po' restia a scrivere recensioni letterarie, perché dicevo: "Io sono una scrittrice, il mio ruolo è quello di scrivere libri, non recensire quelli degli altri!" Perciò ho sempre evitato di impersonare il ruolo di critica letteraria, ma ora ho cambiato idea. Soprattutto perché ho visto che CHIUNQUE si impersona recensitore, senza avere un MINIMO di COMPETENZA in merito, e allora mi son detta: perché non farlo io, che indubbiamente ho una conoscenza molto più ampia del settore? Modestia a parte, lo so! ;) Non è questione di essere presuntuosi, è la realtà dei fatti. Quando ho saputo che una persona che non sapeva neppure cosa fosse l'urban fantasy faceva recensioni sul suo blog mi si è accapponata la pelle!  Senza volergliene, per carità era in buona fede, ma qui si tratta di professionalità (questa sconosciuta!), non simpatia. 
Il problema piuttosto comune è questo: leggo molto ergo di libri me ne intendo.
FALSO.
Come se io dicessi: guido molto, quindi posso fare il meccanico. Mi portereste la vostra auto a riparare? Non penso, e fareste bene!
Leggere non basta; è condizione NECESSARIA ma NON SUFFICIENTE! Leggere molto aiuta a identificare ad esempio le banalità, i cliché, serve per valutare l'originalità della storia. Ma non basta per capire l'architettura di un romanzo, per questo occorre conoscere come funziona la costruzione di una storia. Insomma se voglio saper aggiustare un'auto devo studiare meccanica, se continuo a guidare avanti e indietro, al massimo diventerò un bravo pilota. 
Ciò premesso, nel prossimo post spiegherò i criteri che userò per valutare un'opera perché ritengo siano necessari per la valutazione il più possibile oggettiva e contestualizzata di un'opera.

Ma prima bisogna capire che cos'è la critica.

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